

2023 | Venerdì 28 aprile
La libertà
«Ne segue che la libertà non è uno status che si possa raggiungere una volta per sempre oppure che, una volta conseguito, richieda solo di essere difeso. Al contrario, esso richiede di essere perennemente ampliato, approfondito, discusso. L’unico modo di difenderlo è quello di sottoporlo a continue critiche; è quello di potenziare la sua creatività».
(L. Geymonat, La libertà, Rusconi, Milano 1988, p. 105).​​

2023 | Venerdì 10 novembre
Una guerra civile
«L’interpretazione della lotta fra la Resistenza e la Repubblica sociale italiana come guerra civile ha incontrato da parte degli antifascisti […] ostilità e reticenza, tanto che l’espressione ha finito con l’essere usata quasi soltanto dai vinti fascisti, che l’hanno provocatoriamente agitata contro i vincitori. La diffidenza degli antifascisti ne è risultata accresciuta […] Affermare che la Resistenza è anche guerra civile non significa andare alla ricerca di protagonisti che l’abbiano vissuta esclusivamente sotto quel profilo. Al contrario, significa sforzarsi di comprendere come i tre aspetti della lotta – patriottica, civile, di classe –, analiticamente distinguibili, abbiano spesso convissuto negli stessi soggetti individuali o collettivi».
(C. Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza, Bollati Boringhieri editore, Torino 2006, p. 221; prima edizione: 1991).

2024 | Sabato 24 febbraio
Lettera a una Professoressa
«A settembre lei mi dette quattro e quattro. […] Lei ha girato l’interruttore. Spento un ragazzo. E invece senza volerlo mi ha riacceso la luce. Ho riaperto gli occhi su di voi e sulla vostra cultura. […] Così sono tornato a Barbiana e a giugno mi sono presentato privatista. Mi avete fregato di nuovo come sputare in terra. Ma non cedo. Sarò maestro e farò scuola meglio di voi».
(L. Milani – Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria editrice fiorentina 1994, p. 138; prima edizione: 1967).

2024 | Venerdì 24 maggio
Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura
«Quali sono i limiti “massimi” dell’accezione di “intellettuale”? Si può trovare un criterio unitario per caratterizzare ugualmente tutte le diverse e disparate attività intellettuali e per distinguere queste nello stesso tempo e in modo essenziale dalle attività degli altri raggruppamenti sociali? L’errore metodologico più diffuso mi pare quello di aver cercato questo criterio di distinzione nell’intrinseco delle attività intellettuali e non invece nell’insieme del sistema di rapporti in cui esse (e quindi i gruppi che le impersonano) vengono a trovarsi nel complesso generale dei rapporti sociali».
(A. Gramsci, Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura, a cura di V. Gerratana, Editori Riuniti, Roma 1975, p. 6; Quaderni 10, 11, 12 et al.).

2024 | Sabato 7 dicembre
Il colonialismo è un sistema
«Bisogna affrontare per prima cosa questo spettacolo inaspettato: lo spogliarello del nostro umanesimo. Eccolo qui tutto nudo, non bello: non era che un’ideologia bugiarda, la squisita giustificazione del saccheggio; le sue tenerezze e la sua ricercatezza giustificavano le nostre aggressioni».
(J.-P. Sartre, Il colonialismo è un sistema. Colonialismo, neocolonialismo e post-colonialismo, Christian Marinotti Edizioni, Milano 2024, p. 107; prima edizione originale per Éditions Gallimard, Paris 2024).

2023 | Venerdì 12 maggio
Come si diventa materialisti storici?
«Un giorno comparve un tale che non apparteneva al quartiere; aveva alcuni anni di più, poteva avere quattordici o quindici anni. Era un operaio. Passando di lì, non so per quale occasione, né da dove arrivasse, ad un certo momento si ferma, dà un calcio al pallone col quale giocavamo, e si comincia a giocare insieme, e a chiacchierare con questa piccola banda. Credo che per gli altri ragazzi che erano con me non fu un incontro significativo. Per me lo fu moltissimo. Perché fu la rivelazione che esistevano persone al cui mondo non partecipavo, e che erano, in qualche modo, di un’altra razza».
(E. Sanguineti, Come si diventa materialisti storici?, Manni editori, San Cesario di Lecce, 2006, p. 16).

2023 | Venerdì 15 dicembre
Osservazioni sul disorientamento del mondo
«L'inefficace molteplicità delle tendenze pseudo-politiche e la sterilità delle “azioni” di carattere esclusivamente negativo; quel che Lyotard chiamava, con un certo compiacimento, l’abbandono delle “grandi narrazioni”, come quella, marxista, dell’emancipazione dei popoli; il fallimento degli “Stati socialisti”; la scomparsa [...] dell’opposizione strutturale tra una destra e una sinistra; la sparizione del conflitto fondamentale riguardo la proprietà pubblica o privata dei mezzi di produzione e di scambio: tutto questo, mischiato, mescolato, trito dalla pandemia e dai suoi effetti economici, sociali, culturali e famigliari, fa sì che giustamente oggi si abbia la percezione di un certo disordine generale [...]. Chiamo tutto questo, sinteticamente, disorientamento»
(A. Badiou, Osservazioni sul disorientamento del mondo, Neri Pozza Editore, Vicenza 2023, pp. 23-24; prima edizione originale: Remarques sur la désorientation du monde, Parigi 2022).

2024 | Sabato 16 marzo
Descolarizzare la società
«Ma lo sviluppo della personalità non è un’entità calcolabile. Avviene in una dissidenza disciplinata, che non può essere misurata da nessun metro e da nessun corso di studi, né può essere paragonata ai risultati raggiunti da qualcun altro. In questo processo d’apprendimento si possono emulare gli altri solo nello sforzo immaginativo, seguendone le orme anziché scimmiottandone i passi. L’apprendimento che io apprezzo è una ri-creazione incommensurabile».
(I. Illich, Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?, Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni [MI] 2019, p. 63; prima edizione originale: Deschooling Society, New York 1971).

2024 | Venerdì 31 maggio
Note sul Machiavelli
«Il moderno Principe deve e non può non essere il banditore e dunque organizzatore di una riforma intellettuale e morale, ciò che poi significa creare il terreno per un ulteriore sviluppo della volontà collettiva nazionale popolare verso il compimento di una forma superiore e totale di civiltà moderna».
(A. Gramsci, Note sul Machiavelli, a cura di V. Gerratana, Editori Riuniti, Roma 1975, p. 9; Quaderni 13, 15 et al.).

2025 | Sabato 14 febbraio
Femminismo per il 99%
«Il femminismo che abbiamo in mente riconosce che dobbiamo rispondere a una crisi di proporzioni epocali: standard di vita in caduta verticale e un incombente disastro ecologico; guerre sanguinarie e aumento dell’espropriazione; migrazioni di massa e fili spinati; crescita di razzismo e xenofobia; revoca di quei diritti riproduttivi, sociali e politici ottenuti attraverso dure lotte. […] Questo femminismo non si limita alle “questioni delle donne” come sono tradizionalmente definite. Sostiene tutti gli sfruttati, i dominati e gli oppressi, nell’ambizione di rappresentare una speranza per tutta l’umanità».
(C. Arruzza, T. Bhattacharya, N. Fraser, Femminismo per il 99%. Un manifesto, Gius. Laterza & Figli Spa, Bari-Roma, 2022, pp. 17-18; prima edizione originale: Femminism for the 99%. A manifesto, New York 2019).
